di Maruzzella » 23/02/2010, 9:24
a 24 ore di distanza dall'accaduto, sto cercando di razionalizzare - non so se faccio bene o male, ma lo faccio.
che FB, come qualunque social network così ampio, sia una fucina delle manifestazioni dell'animo umano, dalle più auliche alle più becere, ci sta, ed io infatti non ce l'ho con FB, pur ritenendo che una sorta di "controllo", chiamiamola anche censura, ci debba essere. Che sia un gruppo pro o anti ogni cavolata che viene in mente ritengo che siano solo nella maggior parte tentativi di creare notizia, far parlare di sè e così via.
il mio problema è però su un altro piano, anzi su altri piani:
1 - senza farmi illusioni, lo so che qualunque persona che abbia qualunque diversità (colore, religione, orientamento politico, abilità ed inabilità ) rispetto al modello stereotipato (e non ditemi che la storia della "razza superiore" funzionava solo per i nazisti: a diversi livelli siamo imbottiti tutti i giorni da messaggi del genere) è costretta ad affrontare discriminazioni di vario tipo: io che ho sempre portato occhiali e macchinetta e non sono mai stata brava in educazione fisica ero il bersaglio degli sfottò dei compagni, e così via. Ma mi sapevo difendere, ma sapevo che per molti dei miei derisori era un modo per rifarsi del fatto che a scuola andavo meglio di loro, e da che mondo è mondo i secchioni sono sfottuti, ma la mia situazione era, appunto,di presa in giro, anche pesante. E mentre scrivo penso che non è detto che il mio Fab, come magari anche qualche altro down o qualunque altra persona con inabilità o disabilità , non si sappia difendere da attacchi del genere, magari lo saprà fare meglio di me, che ci ho pianto un giorno intero sopra, magari davvero non se ne importerà nulla, magari mi risponderà come rispondevo io ai miei genitori "lasciatemi stare, che so difendermi da sola!". Ma magari no. Magari sarà oggetto di atti di bullismo da un lato e di pietà dall'altro. Magari nessuno lo considererà mai come una persona con delle sue caratteristiche e con dei suoi gusti, ma come un esserino a metà , che "tanto oltre questo non può fare". Magari si meraviglieranno anche se saprà svolgere per bene un compito, o se saprà suonare uno strumento o giocare a calcio, cosa che non stupirebbe nessuno se fatta da un bimbo normale. E' questa anormalità permanente che mi snerva. E' il fatto che anche chi non la pensa come quegli st****i in realtà spesso non mette in atto comportamenti di valorizzazione delle capacità , dando per scontato che ci sia un gap, una mancanza, una deficienza.
2 - come educare alla diversità ed all'accoglienza dell'altro? si, ok, chiudi il gruppo, fai una bella denuncia penale (a questo punto ben venga che si scoprano così dei matti, piuttosto che dopo aver veramente giocato al tiro al bersaglio con qualche bimbo) ma che risolvi? chi la pensa in un certo modo continuerà ...
3 - chi mi ha invitato a questo stramaledetto gruppo mi conosce, lo conosco, sa della sindrome in Fabrizio. e forse è questo quello che fa più male.
VINCITRICE CONCORSO ESSERE MAMMA 2010