DonnaComeMe

tutta la casa venne inondata come un fuiume in piena e tutto per colpa di fufi

quella notte c'era un fortissimo temporale e teresina x ripararsi dallapioggia si mise dietro il cane fufi,sotto la sua coda...la bimba si addormentò e la mattina dopo al suo risveglio teresina aveva i capilli ritti...il povero fufi soffriva di areofagia...

scusate ma io non resisto. Eta, Marygiò ma povero Fufi, tra areofagia e scagazza non ne rimane niente di lui

oddio sono piegata in due che cane di cacca !!!



proviamo ad unire la storia?

Era una notte buia e tempestosa e teresina era appena andata a dormire; pioveva talmente forte con dei tuoni paurosi che fufi abbaiò fortissimo alchè teresina decise di tenere Fufi con sè nel lettone fufi quel giorno aveva mangiato tutta la sua pappa e anche quella della sua padroncina teresina e quella sera aveva già avuto 5 o 6 scariche di diarrea feroci. Teresina però era all'oscuro dei movimenti del suo intestino e quella notte più delle altre se lo abbraccio stretto stretto a se; non l'avesse mai fatto..... dal soffitto di camera veniva giù qualche goccia di pioggia e così...
tutta la casa venne inondata come un fuiume in piena e tutto per colpa di fufi
quella notte c'era un fortissimo temporale e teresina x ripararsi dalla pioggia si mise dietro il cane fufi,sotto la sua coda...la bimba si addormentò e la mattina dopo al suo risveglio teresina aveva i capilli ritti...il povero fufi soffriva di areofagia...

Nessuna ha voglia di iniziare una nuova?

C'era una volta un piccolo pidocchio che viveva felicemente nella folta pelliccia di un cane che si chiamava botolo; un giorno però

C'era una volta un piccolo pidocchio che viveva felicemente nella folta pelliccia di un cane che si chiamava botolo; un giorno però, senti il veterinario suggerire alla padorna di botolo di far fare al cane una cura per eliminare l'unico pidocchio che aveva visto.
il piccolo pidocchio fu preso daòl panico e cerco' di trovare in fretta una soluzione per non essere "sfrattato" da quel folto pelo.

C'era una volta un piccolo pidocchio che viveva felicemente nella folta pelliccia di un cane che si chiamava botolo; un giorno però, senti il veterinario suggerire alla padorna di botolo di far fare al cane una cura per eliminare l'unico pidocchio che aveva visto.
Il piccolo pidocchio fu preso dal panico e cerco' di trovare in fretta una soluzione per non essere "sfrattato" da quel folto pelo.
Sapeva che Botolo era un grosso cane e sapeva anche di non averlo mai visitato tutto, ci doveva pur essere un posto in cui non lo avrebbero mai trovato. Gli venne una grande idea e decide di dirigersi subito verso l'orecchio, pronto a parlare con Botolo.

etabeta ha scritto:oddio sono piegata in due che cane di cacca !!!



proviamo ad unire la storia?

scusate ma mi ero persa il post...nn ricordavo piu di aver scritto del cane fuffy

C'era una volta un piccolo pidocchio che viveva felicemente nella folta pelliccia di un cane che si chiamava botolo; un giorno però, senti il veterinario suggerire alla padorna di botolo di far fare al cane una cura per eliminare l'unico pidocchio che aveva visto.
Il piccolo pidocchio fu preso dal panico e cerco' di trovare in fretta una soluzione per non essere "sfrattato" da quel folto pelo.
Sapeva che Botolo era un grosso cane e sapeva anche di non averlo mai visitato tutto, ci doveva pur essere un posto in cui non lo avrebbero mai trovato. Gli venne una grande idea e decide di dirigersi subito verso l'orecchio, pronto a parlare con Botolo.

ma l'orecchio era talmente sporco e talmente puzzolente che

C'era una volta un piccolo pidocchio che viveva felicemente nella folta pelliccia di un cane che si chiamava botolo; un giorno però, senti il veterinario suggerire alla padorna di botolo di far fare al cane una cura per eliminare l'unico pidocchio che aveva visto.
Il piccolo pidocchio fu preso dal panico e cerco' di trovare in fretta una soluzione per non essere "sfrattato" da quel folto pelo.
Sapeva che Botolo era un grosso cane e sapeva anche di non averlo mai visitato tutto, ci doveva pur essere un posto in cui non lo avrebbero mai trovato. Gli venne una grande idea e decide di dirigersi subito verso l'orecchio, pronto a parlare con Botolo.

ma l'orecchio era talmente sporco e talmente puzzolente che decise lui di andarsene e trovare un altro animale su cui salire.
Fece un balzo e hop....si trovò in un vasto spazio aperto tuuuuutto bianco, non vedeva altro che bianco intorno a sè.

C'era una volta un piccolo pidocchio che viveva felicemente nella folta pelliccia di un cane che si chiamava botolo; un giorno però, senti il veterinario suggerire alla padorna di botolo di far fare al cane una cura per eliminare l'unico pidocchio che aveva visto.
Il piccolo pidocchio fu preso dal panico e cerco' di trovare in fretta una soluzione per non essere "sfrattato" da quel folto pelo.
Sapeva che Botolo era un grosso cane e sapeva anche di non averlo mai visitato tutto, ci doveva pur essere un posto in cui non lo avrebbero mai trovato. Gli venne una grande idea e decide di dirigersi subito verso l'orecchio, pronto a parlare con Botolo.
ma l'orecchio era talmente sporco e talmente puzzolente che decise lui di andarsene e trovare un altro animale su cui salire.
Fece un balzo e hop....si trovò in un vasto spazio aperto tuuuuutto bianco, non vedeva altro che bianco intorno a sè.

era caduto sulla testa di un vecchietto dai folti capelli bianchi. Lui che era sempre stato un pidocchio da cani non era abituato alle persone ma ben presto scoprì con grande stupore che non c'era molta differenza tra le due specie; anzi per alcuni versi l'essere umano era persino più ospitale anche se non aveva peli ma solo capelli.
Credeva di aver trovato finalmente la pace dei sensi invece la sfortuna bussò dinuovo alla sua porta infatti un fresco mattino d'estate il vecchietto

chio che viveva felicemente nella folta pelliccia di un cane che si chiamava botolo; un giorno però, senti il veterinario suggerire alla padorna di botolo di far fare al cane una cura per eliminare l'unico pidocchio che aveva visto.
Il piccolo pidocchio fu preso dal panico e cerco' di trovare in fretta una soluzione per non essere "sfrattato" da quel folto pelo.
Sapeva che Botolo era un grosso cane e sapeva anche di non averlo mai visitato tutto, ci doveva pur essere un posto in cui non lo avrebbero mai trovato. Gli venne una grande idea e decide di dirigersi subito verso l'orecchio, pronto a parlare con Botolo.
ma l'orecchio era talmente sporco e talmente puzzolente che decise lui di andarsene e trovare un altro animale su cui salire.
Fece un balzo e hop....si trovò in un vasto spazio aperto tuuuuutto bianco, non vedeva altro che bianco intorno a sè.

era caduto sulla testa di un vecchietto dai folti capelli bianchi. Lui che era sempre stato un pidocchio da cani non era abituato alle persone ma ben presto scoprì con grande stupore che non c'era molta differenza tra le due specie; anzi per alcuni versi l'essere umano era persino più ospitale anche se non aveva peli ma solo capelli.
Credeva di aver trovato finalmente la pace dei sensi invece la sfortuna bussò dinuovo alla sua porta infatti un fresco mattino d'estate il vecchietto decise di rasarsi a zero, e lui si ritrovò in un cestino

chio che viveva felicemente nella folta pelliccia di un cane che si chiamava botolo; un giorno però, senti il veterinario suggerire alla padorna di botolo di far fare al cane una cura per eliminare l'unico pidocchio che aveva visto.
Il piccolo pidocchio fu preso dal panico e cerco' di trovare in fretta una soluzione per non essere "sfrattato" da quel folto pelo.
Sapeva che Botolo era un grosso cane e sapeva anche di non averlo mai visitato tutto, ci doveva pur essere un posto in cui non lo avrebbero mai trovato. Gli venne una grande idea e decide di dirigersi subito verso l'orecchio, pronto a parlare con Botolo.
ma l'orecchio era talmente sporco e talmente puzzolente che decise lui di andarsene e trovare un altro animale su cui salire.
Fece un balzo e hop....si trovò in un vasto spazio aperto tuuuuutto bianco, non vedeva altro che bianco intorno a sè.

era caduto sulla testa di un vecchietto dai folti capelli bianchi. Lui che era sempre stato un pidocchio da cani non era abituato alle persone ma ben presto scoprì con grande stupore che non c'era molta differenza tra le due specie; anzi per alcuni versi l'essere umano era persino più ospitale anche se non aveva peli ma solo capelli.
Credeva di aver trovato finalmente la pace dei sensi invece la sfortuna bussò dinuovo alla sua porta infatti un fresco mattino d'estate il vecchietto decise di rasarsi a zero, e lui si ritrovò in un cestino.

Li per li si fece prendere dal panico perchè credeva che la sua lunga e gloriosa vita fosse tristemente arrivata al capolinea; era talmente concentrato a piangere e disperarsi che non notò un'altra presenza nel cestino con lui; una piccola, dolce e meravigliosa pidocchia chamata justine.

non ha riscosso un gran successo questa storia

proviamo a scriverne un'altra?
TEMA: matrimonio

beh dai allora la facciamo inziare ad haru oppure cucciolo

C'era una volta.........

c'era una volta una ragazza di nome Elisa che sognava un matrimonio tutto particolare...

c'era una volta una ragazza di nome Elisa che sognava un matrimonio tutto particolare...

aveva immaginato e fantasticato su quel giorno fin da quando era bambina; il vestito, i fiori, gli invitati, la festa ma più di ogni altra cosa sognava di

c'era una volta una ragazza di nome Elisa che sognava un matrimonio tutto particolare...

aveva immaginato e fantasticato su quel giorno fin da quando era bambina; il vestito, i fiori, gli invitati, la festa ma più di ogni altra cosa sognava di celebrarlo in una chiesetta sperduta nella campagna toscana che ormai nessuno frequentava più.
Quella chiesa le piaceva, le metteva allegria quel posto così immerso nella natura, coi campi pieni di papaveri rossi e

c'era una volta una ragazza di nome Elisa che sognava un matrimonio tutto particolare...
aveva immaginato e fantasticato su quel giorno fin da quando era bambina; il vestito, i fiori, gli invitati, la festa ma più di ogni altra cosa sognava di celebrarlo in una chiesetta sperduta nella campagna toscana che ormai nessuno frequentava più.
Quella chiesa le piaceva; le metteva allegria quel posto così immerso nella natura, coi campi pieni di papaveri rossi e

allegre paperelle colorate. C'era però un piccolo problema; questa chiesetta non aveva nessuna via di accesso; tanti anni fa ci si accedeva per i campi con l'asinello o al massimo un carretto trainato da un cavallino ma con l'arrivo dell'industrializzazione e urbanizzazione tutto era stato fatto fuorchè una strada per raggiungerla. A nessuno era mai venuto in mente di ripristinarla anche perchè c'erano chiese molto più grandi e sontuose di quella ma elisa non ci voleva proprio rinunciare. Era li che aveva dato il suo primo bacio

c'era una volta una ragazza di nome Elisa che sognava un matrimonio tutto particolare...
aveva immaginato e fantasticato su quel giorno fin da quando era bambina; il vestito, i fiori, gli invitati, la festa ma più di ogni altra cosa sognava di celebrarlo in una chiesetta sperduta nella campagna toscana che ormai nessuno frequentava più.
Quella chiesa le piaceva; le metteva allegria quel posto così immerso nella natura, coi campi pieni di papaveri rossi e
allegre paperelle colorate. C'era però un piccolo problema; questa chiesetta non aveva nessuna via di accesso; tanti anni fa ci si accedeva per i campi con l'asinello o al massimo un carretto trainato da un cavallino ma con l'arrivo dell'industrializzazione e urbanizzazione tutto era stato fatto fuorchè una strada per raggiungerla. A nessuno era mai venuto in mente di ripristinarla anche perchè c'erano chiese molto più grandi e sontuose di quella ma elisa non ci voleva proprio rinunciare. Era li che aveva dato il suo primo bacio ed era lì che voleva coronare il suo sogno con il futuro sposo.
Quindi si armò di tanta pazienza e con l'aiuto di tutti i suoi amici

C'era una volta una ragazza di nome Elisa che sognava un matrimonio tutto particolare...
aveva immaginato e fantasticato su quel giorno fin da quando era bambina; il vestito, i fiori, gli invitati, la festa ma più di ogni altra cosa sognava di celebrarlo in una chiesetta sperduta nella campagna toscana che ormai nessuno frequentava più.
Quella chiesa le piaceva; le metteva allegria quel posto così immerso nella natura, coi campi pieni di papaveri rossi e
allegre paperelle colorate. C'era però un piccolo problema; questa chiesetta non aveva nessuna via di accesso; tanti anni fa ci si accedeva per i campi con l'asinello o al massimo un carretto trainato da un cavallino ma con l'arrivo dell'industrializzazione e urbanizzazione tutto era stato fatto fuorchè una strada per raggiungerla. A nessuno era mai venuto in mente di ripristinarla anche perchè c'erano chiese molto più grandi e sontuose di quella ma elisa non ci voleva proprio rinunciare. Era li che aveva dato il suo primo bacio ed era lì che voleva coronare il suo sogno con il futuro sposo.
Quindi si armò di tanta pazienza e con l'aiuto di tutti i suoi amici

iniziò a falciare, diserbare e tagliare le sterpaglie per ritrovare la via che portava alla chiesetta; una mattina era li che falciava il prato tutta sola quando improvvisamente vide una luce fortissima provenire dalla chiesetta; li per li rimase pietrificata dallo spavento ma pian piano un senso di benessere e serenità invase tutto il suo cuore. Una forza misteriosa la spingeva verso l'interno e una volta dentro i suoi occhi videro ciò che il suo cuore non avrebbe mai osato sperare

C'era una volta una ragazza di nome Elisa che sognava un matrimonio tutto particolare...
aveva immaginato e fantasticato su quel giorno fin da quando era bambina; il vestito, i fiori, gli invitati, la festa ma più di ogni altra cosa sognava di celebrarlo in una chiesetta sperduta nella campagna toscana che ormai nessuno frequentava più.
Quella chiesa le piaceva; le metteva allegria quel posto così immerso nella natura, coi campi pieni di papaveri rossi e
allegre paperelle colorate. C'era però un piccolo problema; questa chiesetta non aveva nessuna via di accesso; tanti anni fa ci si accedeva per i campi con l'asinello o al massimo un carretto trainato da un cavallino ma con l'arrivo dell'industrializzazione e urbanizzazione tutto era stato fatto fuorchè una strada per raggiungerla. A nessuno era mai venuto in mente di ripristinarla anche perchè c'erano chiese molto più grandi e sontuose di quella ma elisa non ci voleva proprio rinunciare. Era li che aveva dato il suo primo bacio ed era lì che voleva coronare il suo sogno con il futuro sposo.
Quindi si armò di tanta pazienza e con l'aiuto di tutti i suoi amici

iniziò a falciare, diserbare e tagliare le sterpaglie per ritrovare la via che portava alla chiesetta; una mattina era li che falciava il prato tutta sola quando improvvisamente vide una luce fortissima provenire dalla chiesetta; li per li rimase pietrificata dallo spavento ma pian piano un senso di benessere e serenità invase tutto il suo cuore. Una forza misteriosa la spingeva verso l'interno e una volta dentro i suoi occhi videro ciò che il suo cuore non avrebbe mai osato sperare: era già tutto pronto, c'erano gli invitati, il prete e lo sposo che l'attendeva davanti all'altare.
Non si era accorta di avere indosso un bellissimo abito bianco e glicine, non si era accorta che improvvisamente aveva un bellissimo velo sui capelli: era perfetta, tutto era perfetto e come l'aveva sempre desiderato.
Si sarebbe sposata oggi...

C'era una volta una ragazza di nome Elisa che sognava un matrimonio tutto particolare...
aveva immaginato e fantasticato su quel giorno fin da quando era bambina; il vestito, i fiori, gli invitati, la festa ma più di ogni altra cosa sognava di celebrarlo in una chiesetta sperduta nella campagna toscana che ormai nessuno frequentava più.
Quella chiesa le piaceva; le metteva allegria quel posto così immerso nella natura, coi campi pieni di papaveri rossi e
allegre paperelle colorate. C'era però un piccolo problema; questa chiesetta non aveva nessuna via di accesso; tanti anni fa ci si accedeva per i campi con l'asinello o al massimo un carretto trainato da un cavallino ma con l'arrivo dell'industrializzazione e urbanizzazione tutto era stato fatto fuorchè una strada per raggiungerla. A nessuno era mai venuto in mente di ripristinarla anche perchè c'erano chiese molto più grandi e sontuose di quella ma elisa non ci voleva proprio rinunciare. Era li che aveva dato il suo primo bacio ed era lì che voleva coronare il suo sogno con il futuro sposo.
Quindi si armò di tanta pazienza e con l'aiuto di tutti i suoi amici

iniziò a falciare, diserbare e tagliare le sterpaglie per ritrovare la via che portava alla chiesetta; una mattina era li che falciava il prato tutta sola quando improvvisamente vide una luce fortissima provenire dalla chiesetta; li per li rimase pietrificata dallo spavento ma pian piano un senso di benessere e serenità invase tutto il suo cuore. Una forza misteriosa la spingeva verso l'interno e una volta dentro i suoi occhi videro ciò che il suo cuore non avrebbe mai osato sperare: era già tutto pronto, c'erano gli invitati, il prete e lo sposo che l'attendeva davanti all'altare.
Non si era accorta di avere indosso un bellissimo abito bianco e glicine, non si era accorta che improvvisamente aveva un bellissimo velo sui capelli: era perfetta, tutto era perfetto e come l'aveva sempre desiderato.
Si sarebbe sposata oggi...

La cerimonia fu un vero incanto; tutti si divertirono e gli sposi erano stracolmi di felicità; dopo il fatidico si tra gli applausi e il lancio del riso salirono sulla carozza che li attendeva davanti alla chiesetta che li portò direttamente in viaggio di nozze; una crociera in giro per il modno. Quando tornarono elisa si accorse con sorpresa e felicità di essere incinta; il suo grande meraviglioso sogno d'amore era diventato finalmente realtà

FINE

Ragazze ma che bel racconto che avete scritto
ad Ely piacerà, solo che quando "scoprirà di essere di nuovo incinta" prima le viene un colpo e poi vi viene a

mi sa di si

Eta la metto sul blog?

un'altra dai....

tema: thriller

Era un uomo alto, di bell'aspetto, ma aveva paura di sè stesso perchè tutte le volte che....

tema: thriller

Era un uomo alto, di bell'aspetto, ma aveva paura di sè stesso perchè tutte le volte che.... vedeva il suo volto riflesso in uno specchio o nel vetro di una vetrina cambiava radicalmente personalità. Era conosciuto da tutti come pacifico, garbato diplomatico e gentile ma

Era un uomo alto, di bell'aspetto, ma aveva paura di sè stesso perchè tutte le volte che vedeva il suo volto riflesso in uno specchio o nel vetro di una vetrina cambiava radicalmente personalità. Era conosciuto da tutti come pacifico, garbato diplomatico e gentile ma c'era una parte di lui che non lo era affatto e non sapeva come placare l'odio che gli prendeva alla pancia tutte le volte che diventava un altro.
E la cosa peggiore, era che l'odio provato non era nei confronti del mondo o del suo prossimo ma di sè stesso: la parte di lui che odiava, odiava sè stessa ed era diventata pericolosamente autolesionista.
Capitò che una sera