Stamane la mia ineffabile e sempre attenta collega di stanza, colei che, per intenderci, è fra le supporter maggiori dell'autonomia del mio gnometto, l'autrice della magnifica, disarmante ed illuminante frase "tuo figlio è Down, mica è scemo!", mi riporta che una nota casa di moda statunitense ha messo fra i propri testimonial, ed ha fatto sfilare in passerella, un bimbo che somiglia tanto al mio Fab, un Down.
Ovviamente questo da la stura a sue riflessioni del tipo "tuo figlio però è più bello, perchè non mandi una foto per dei provini? a lui piacciono le macchine fotografiche (vero!), si mette in posa quando gli fai una foto (verissimo!), perchè non ci provi? magari gli apri una strada!"
Cerco un po' su internet ed ecco cosa trovo:
http://www.pourfemme.it/articolo/bimbo-down-testimonial-di-moda-infantile-per-una-catena-di-abbigliamento-usa/29753/ e http://www.corriere.it/salute/disabilita/12_gennaio_07/burchia-bimbo-down-testimonial_130f9c24-3933-11e1-af60-0a4a95cfbebb.shtml
come sempre, davanti a queste cose, non so cosa pensare: da un lato, in quanto parte in causa, la cosa mi fa piacere, sia per le possibilità occupazionali (la crisi è crisi) sia per il fatto di avere pari accesso alle opportunità a cui possono accedere gli altri bimbi. Dall'altro penso alla strumentalizzazione: l'azienda in questione non ha enfatizzato la presnza di un Down tra i suoi mini-modelli, ma sta di fatto che se ne parla e che l'impatto sulle vendite e sull'immagine aziendale è innegabile... D'altronde, se il primo articolo citato è in una geenrica rivista femminile, senza sottopagine in particolare, l'articolo del Corriere è alla pagina "salute",. sottosezione "disabilità ", mica a quella "spettacoli", dove normalmente trovi notizie del genere....
che ne dite?