haruko ha scritto:se lo avesse letto la diretta interessata era anche più succulenta la cosa
simo81 ha scritto:Mi son pentita di esser scappata di casa e di poi essermi innamorata di un clochar...che poi a komenti mi menava....io quasi lo inchiodavo al muro..insomma una trageddia...un passaggio della mia vita che cancellerei propio....e che nessuno sa di questa storia che mi porto dentro.....
Nadia ha scritto:ammazza Simo che storia, ma davvero non ne hai parlato mai con nessuno? nemmeno con tuo marito?
haruko ha scritto:Dunque, da vera Fiorentina sarebbe un disonore per me non sapere la cosa.Prima di tutto la frase corretta scritta è:
Amor, ch'a nullo amato amar perdona
Tratta dalla Divina Commedia canto V, famosissimo conosciuto da tutti per la storia d'amore di Paolo e Francesca.
Non è molto semplice da spiegare, come tante cose dell'Inferno di Dante le sue parole hanno molte interprestazioni.
Prima di tutto il discorso è che l'amore non si misura in base a quanto ne ricevi, nel senso che anche se non del tutto ricambiato, l'amore stesso fa perdonare questo difetto.(l'amore è il soggetto)
Paolo e Francesca sono amanti, lei è sposata e quindi l'amore fedele le dovrebbe impedire di amare Paolo, ma è pure l'amore stesso che appunto non può impedire di non contraccambiare.Sono peccatori e quindi sono all'inferno, ma in partica Dante li assolve in virtù di questo amore immenso.
Che filippica ...
etabeta ha scritto:cioè se anche uno ti ama poco non è detto che non ti ama?
haruko ha scritto:Si può dire di sì, che è la giusta traduzione letterale
Sempre che si intenda amore non come oggetto ma come soggetto
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