Bambini speciali

Nascita e crescita dei nostri bambini

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Messaggiodi haruko » 21/07/2009, 14:05

Vorrei affrontare un argomento che ruputo molto importante, quello sui bambini "speciali" portatori di handycap. In questi giorni sono venuta a conoscenza che mio figlio avrà in classe a scuola un bambino portatore di handycap che già aveva all'asilo.Sarebbe un anno più grande in quanto i genitori gli hanno fatto frequentare un anno in più di materna.Mi sono messa un pò a riflettere su certi tipi di handycap e soprattutto sul fatto di quanto possa essere utile per questi bambini frequentare le scuole normali.Chiaramente dipende prima di tutto dal tipo di handycap, ci sono molti casi (come con la sindrome di Down )che viviino una vita serena e allo stesso livello degli altri bambini diventando poi adulti totalmente indipendenti pure a livello economico.Ma ci sono casi molto disperati, in cui non ci sono nemmeno possibilità di guarigione o miglioramento e questi poi dopo le scuole diciamo "normali" vengono poi mandati in scuole "speciali".E allora che senso ha avuto mandarli lì per anni magari allo scherno degli altri ragazzini o con questi insegnanti di sostegno molte volte incapaci o inutili?
Il bambino che è in classe con mio figlio non parla, non gioca, sta tutto il giorno a scorrazzare nel suo mondo con un'insegnante di sostegno (inetta secondo me) che lo rincorre e basta. Alle elementari di sicuro non è che impararerà qualcosa, starà lì a fare le solite cose dell'asilo, gli altri bambini stavolta nemmeno ci potranno giocare dato che sono lì per imparare e quindi che senso ha mandarcelo?idem come uno che veniva alle elementari con me , lui addirittura nemmeno camminava, era totalmente inabile in tutto, lo dovevano imboccare e stava tutto il tempo sulla sedia a rotelle col capo reclinato.Mi ricordo che spesso veniva pure preso in giro (i bambini a volte sono crudeli!).
Tutti questi dubbi mi nascono fondamentalmente da fatto che accanto a casa mia c'è un ragazzo con un serio ritardo mentale.E' stato mandato alle scuole elementari pubbliche, poi alle medie e lui sul serio pure era un disturbatore, maleducato, picchiava gli altri (anche me a volte) ecc.Ebbene finite le medie non potendo proseguire con altre scuole è stato mandato ad un centro specializzato dove va da mattina a sera.Da allora è un altro!si è calmato tanto, sa fare un mucchio di cose e si vede che è felice perchè lì lo fanno lavorare, gliinsegnano davvero tante cose!non posso fare a meno di pensare che se non avesse perso tutti quegli anni nelle scuole pubbliche oggi era quasi un ragazzo normale.
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Messaggiodi etabeta » 21/07/2009, 14:42

Un post che fa riflettere; secondo me il problema non è tanto "scuola normale" o "scuola speciale" ma proprio la totale incompetenza delle insegnanti che già sono piene di lacune insegnando normalmente figuriamoci se devono impegnarsi un po di più con bambini che hanno più bisogno di essere seguiti rispetto ad altri.
Forse nella scuola privata (non pubblica) le cose vanno un po meglio, non lo so presumo; magari le insegnati di sostegno sono più professionali e competenti e riescono a seguire più o meno il normale andamento scolastico però si torna sempre su quel discorso; bisogna pagare ma mica tutti siamo figli di petrolieri.
Quando ero alle medie c'era un ragazzino che aveva bisogno di un'insegnante di sostegno però parlava e giocava con tutta la classe; siamo stati vicini di banco per tanto tempo e avevamo legato molto; io non so che tipo di handicap avesse o meglio in che percentuale perchè avevo solo 13 anni però per quello specifico caso sono sicura che andare alla scuola "normale" gli abbia fatto bene e ha fatto bene anche noi .
I casi sono da prendere singolarmente; dipende da tanti fattori è un bel quesito :bo1:
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Re: Bambini speciali

Messaggiodi Nadia » 21/07/2009, 14:53

sono assolutamente al di fuori di questi problemi quindi non saprei davvero che pensare.
Così a caldo mi vien da dire che comunque è apprezzabile il fatto che un bambino con dei problemi non venga confinato in qualche istituto dove non ha la possibilità di interagire con gli altri, ma come dice Eta ogni caso è a sè e non se ne può fare una regola.
E poi sono sicura che le scuole speciali ormai abbiano raggiunto un buon livello di insegnamento e che possano essere d'enorme aiuto oltre che un posto dove fare amicizie e passare il tempo nel migliore dei modi. Ma non conoscendo le procedure non so quanto sia facile potervi accedere e allora penso che forse la Statale con una maestra di sostegno sia un'alternativa valida invece che farlo stare a casa, ma in effetti non ne so proprio niente
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Re: Bambini speciali

Messaggiodi haruko » 21/07/2009, 15:04

Mah guarda Nadia, queste strutture di cui parlo io sono del tutto gratuite ormai e pure fatte molto bene.Le persone che le frequentano che conosco io ne sono entusiaste, gli insegnano un sacco di cose, fanno gite, incontri con i genitori e lavoretti che poi portano a casa orgogliosi.Però ho sempre parlato con gente che ha figli grandi e non bambini, non so se la cosa è studiata anche per i più piccoli.
Il mio non è un discorso di emarginazione ma proprio per certi tipi di handycap non ci vedo nulla di utile a stare ore e ore in un posto come una scuola mentre gli altri studiano e tu stai lì a non fare nulla.Per capirsi, mandare un bambino lì per non farlo sentire diverso quando invece poi ce lo fai sentire in futuro non mi sembra un gran guadagno.
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Re: Bambini speciali

Messaggiodi paola » 21/07/2009, 15:04

ARGOMENTO DIFFICILE...
credo che a un qualsiasi bambino serva stare con gli altri bambini, ma trovo davvero inadeguato l'aiuto delle insegnanti di sostegno.
spesso non li coinvolgono e il piu' delle volte non credo siano neanche preparate.
poi ci sono casi e casi..bambini e bambini.
noi abbiamo un amica down, ha 12 anni ,ma lorenzo ha un attenzione nei suoi riguardi e un amore incredibile.
lei ha un approccio dolce con lui e lui la adora.
è in classe di altri amici e lei è integratissima con loro.
ma davvero non credo che sia per tutti i casi uguali.
poi non so come sia la burocrazia e come funzionino le scuole speciali, non so se sia facile accedere o se a volte i genitori siano costretti a mandare i bimbi in una scuola statale non preparata a seguirli.
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Re: Bambini speciali

Messaggiodi Nadia » 21/07/2009, 15:14

si probabilmente per alcuni la cosa può essere anche controproducente, se uno ha la possibilità di andare in una scuola dove è seguito al meglio non trovo ci sia nulla di meglio che mandarcelo, e se dici che è così semplice allora forse anche lì c'è poca informazione.
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Re: Bambini speciali

Messaggiodi haruko » 21/07/2009, 15:21

Ti ripeto non so se la cosa la fanno per tutte le età, questi di sicuro stanno meglio che a casa perchè sono seguiti davvero e pure si divertono.Per i bimbi non so se ci sono strutture o cmq se sono di accesso a tutti.C'è da dire che cmq le insegnanti di sostegno adeguate io per ora ne ho viste poche.Con quella dello scorso anno ci avevo pure litigato e parlando con la mamma di questo bambino anche lei mi disse di essere molto sconsolata per queste scelte di insegnanti.
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Re: Bambini speciali

Messaggiodi Nadia » 21/07/2009, 15:29

peccato però, possibile che un'insegnante statale debba essere sempre così poco entusiasta di fare un lavoro così utile, io non capisco, magari la colpa non è loro ma della struttura scolastica e di come viene impostato l'approccio alla scuola per questi bambini.
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Re: Bambini speciali

Messaggiodi haruko » 21/07/2009, 16:17

Più che altro secondo me è come al solito un discorso economico.Un'insegnante di sostegno non la stessa cosa che un'insegnante normale, questa deve avere anche conoscenze psicologiche per un approccio particolare.Io so che ci sono studi appositi solo che di sicuro queste persone costano di più..e ti pare?
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Re: Bambini speciali

Messaggiodi Maruzzella » 22/07/2009, 8:36

(Rispondo solo ora a causa di un problema al pc che mi ha tenuto out per la fine del pomeriggio)
Grazie HARU per avermi indotta a riflettere sull'argomento, confesso che una posizione non l'avevo ancora presa, e prometto di cambiarla col passare del tempo e delle esperienze che mi capiteranno.

In verità io credo che molti siano i fattori che influenzano la vita dei bambini e delle persone handicappate:
1 - l'entità dell'handicap,
2 - il contesto familiare, inteso sia dal punto di vista economico (perchè si sa che hai più mezzi tendenzialmente puoi fare di più) che di "cultura dell'accoglienza",
3 - il posto in cui vivi, termine con cui indico sia il contesto relazionale attorno all'handicappato ed alla sua famiglia che la presenza o meno di servizi pubblici, privati e relativa qualità.

Il primo punto è ovvio e scontato: se l'handicap è lieve è più facile per tutti gestire la problematica e tentare di dare risposte e soluzioni finalizzate all'integrazione sociale; se l'handicap è grave ovviamente è molto più complicata la storia, essenzialmente perchè la persona necessita di cure, spesso da condursi in regime ospedaliero, che se incrinano la personalità di bimbi normodotati figuriamoci che sfaceli creano quando sussistono patologie anche dal punto di vista mentale!

Il terzo punto (non ho scordato il secondo) è altrettanto scontato: io vivo in Terronia e mi rendo conto che a fronte della buona ed ottima volontà di alcuni medici e di alcuni infermieri c'è un disservizio totale!! Una delle ultime? Le fisioterapie, che mi spetterebbero passate dall'ASL, purtroppo devo pagarle a parte, perchè all'ASL dove abito non c'è il fisioterapista e la presenza di centri convenzionati funziona bene, ma solo se già hai sia la 104 che l'invalidità, che prevedono in pratica da parte della famiglia un anticipo sulle spese che vengono poi rimborsate (e se non avessi come anticipare cosa succederebbe?).
Passando al punto in questione - la scuola - diciamo anche qui la verità: normalmente fanno il concorso per maestre elementari delle giovani sciacquettine che la pedagogia non sanno manco come si scrive, ma hanno bisogno del posto fisso, quindi che qualità dell'insegnamento volete che ci sia al naturale, figuriamoci con handicappati? inoltre qui le insegnanti di sostegno sono pochissime e andrebbero via come il pane se non ci fosse una fila lunga quanto l'equatore di pratiche per avere il sostegno, bloccate nei deliziosi uffici comunali. A ciò aggiungiamo che le classi devono avere non meno di 25 bimbi, cosa che al naturale farebbe drizzare i capelli in testa a chiunque sia dotato di un minimo di buon senso, ma come fai quando sai che c'è qualcuno (a prescindere dall'handicap) che ha biogno di qualche attenzione in più? Alle elementari si comprende se ci sonop rpoblemi di attenzione, di disturbo dell'apprendimento, di dislessia, se ci metti anche l'handicap le maestre sono destinate alla morte per esaurimento nervoso! Purtroppo qui non è che la scuola privata sia meglio, a meno che tu non sia pronta a sborsare circa 500-600 euro mensili....
E qui veniamo al secondo punto, quello che, secondo la mia esperienza, è il più sottovalutato. L'aspetto economico incide, non nascondiamoci la verità: se potessi mi sarei trasferita direttamente vicino al San Raffaele per avere tutto sotto casa e far seguire Fab al meglio, invece devo centellinare ogni cosa, e quando devo andare a Roma confesso che l'esborso è notevole, nonostante mi possa presentare in ospedale solo con la ricetta. E poi, diciamolo: spesso a incidere sui bimbi handicappati sono prprio i genitori, che, più o meno consciamente, tendono a dimenticare,a far finta che non ci sia nulla, perchè la vera difficoltà è imparare ad accogliere il diverso - anche e soprattutto se è tuo figlio.
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Re: Bambini speciali

Messaggiodi haruko » 22/07/2009, 9:02

Grazie Maru per il tuo commento, di sicuro sei la persona che meglio può farci riflettere su queste tematiche.
Trovo davvero assurdo che vi facciano anticipare i soldi per le terapie, e se uno non ce li ha?concordo sul fatto geografico, vivere il alcune città migliora o peggiora la situazione non c'è dubbio.
La cosa che mi ha colpita del tuo comemnto è la frase finale, l'ho pensto anche io che spesso i genitori si dimenticano o fanno finta perchè sicuramente è un modo per proteggergi.Già, perchè in quel modo proteggono se stessi e non il figlio. Non è che li biasimo, credo che sia la cosa più difficile del mondo accettare una simile realtà, preferiresti morire prima di sapere che tuo figlio non sta bene. Accettare la cosa significa anche però accettare tuo figlio e saper così trovare le soluzioni migliori (ci si prova almeno)per farlo vivere il più serenamente che si può.
Io vedo la mamma di questo ragazzo mio vicino di casa, lei in fondo non ha mai accettato la cosa e per moltissimo tempo ha cercato di farlo integrare in dei contesti che proprio non facevano per lui o quantomeno, senza seguirlo.
Del tipo lo mandava fuori a giocare con noi bambini (più piccoli per altro)senza nemmeno guardarlo un attimo.Certo lui aveva già 12-13 anni e un ragazzo normale a quell'età mica ha bisogno di essere guardato!un aragzzo sebnza prblemi però..non lui.Quindi noi non ci volevamo giocare, lui era spesso violento, ci picchiava e non sapeva giocare a ninete.Perchè?perchè noi eravamo bambini e non sapevamo rapportarci in modo giusto con lui.era molto più semplice sfuggirlo, nasconderci nei garage aspettando che lui si annoiasse da solo e tornasse in casa così noi potevamo tornare ai nostri giochi.
Adesso da quello che racconti almeno gli assistenti sociali, seppur stressanti, stanno molto addosso ai genitori.Quando lo dici tu mi pare una cosa superflua perchè si capisce benissimo che sei una mamma super attenta e intelligente.Però tu non sei la regola, pensa anche a quanti bambini nascono in famiglie ignoranti che se non seguiti (come nel caso sopra)fanno un sacco di danni.
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Re: Bambini speciali

Messaggiodi Maruzzella » 22/07/2009, 12:27

La rete, mie care, è la rete che fa la differenza.
Mi spiego: per assorbire una batosta come l'handicap c'è bisogno di trovare attorno a sè una rete di protezione e sostegno, costituita preferibilmente non dalle propri famiglie di origine. Queste infatti hanno la stessa tendenza dei genitori: dimenticare, far finta, aggrapparsi a finzioni e a speranze funamboliche e costruiscono spesso castelli in aria che crollano miserrimamente alla prima difficoltà, facendo sentire i genitori del bimbo ancora peggio, perchè si sente di aver vissuto di bugie.
Io e Dario (e Fab di conseguenza) siamo invece fortunatissimi: innanzitutto perchè la sindrome per ora pare non stia producendo danni eccessivi ed in ogni caso in questo primo periodo di vita di Fab - che mi confermerete tutte è importantissimo per tutto l'avvenire - l'ospedalizzazione è relativa. Un conto infatti è entrare in ospedale e nel centro riabilitativo anche tre volte a settimana, ma sapendo di uscire dopo qualche ora, tornare a casa, mangiare e dormire nelle proprie stanze, sapendo che non ci sono interventi chirurgici da affrontare, un conto è predisporsi ad affrontare un calvario ed uno stillicidio interminabile di qttese, operazioni, anestesie, riabilitazioni su riabilitazioni, macchinari, punti di sutura, valvole e bypass coronarici (di cuore soffre il 62% delle persone Down): è facile rendersi conto che per quanto il bimbo possa stressarsi comunque, l'impatto anche psicologico è diverso, come diverse sono le espressioni che il pupattolo sente e legge sul volto di chi gli è accanto.
La nostra fortuna è consistita nel trovarci intorno tante persone: alcune si sono subito dichiarate -con un coraggio che io a stento riesco a comprendere ma che apprezzo davvero - assolutamente incapaci di aiutarci sotto alcun punto di vista. Perfetto, preferibile questo all'ipocrisia.
Altre hanno messo in campo le loro conoscenze e le loro abilità: è così che abbiamo già da ora una rosa di docenti per asilo, elementari e medie, persone che lavorano all'ASL per aiutarci con le pratiche, persone che sono in contatto con associazioni di categoria, persone che hanno trovato numeri di telefono di centri specializzati, persone che ci hanno indirizzato verso consultori e leggi di supporto, mettendoci in contatto con la nostra stupenda neuropsichiatra, il mio psicoterapeuta, la babysitter. E poi (quando si dice il servizio pubblico) devo trovare un modo per ringraziare:
1- le signore dell'accettazione al consultorio, che ogni volta che entriamo riempiono Fab di attenzioni e coccole, e ci fermano per strada per spupazzarselo
2 - le mie colleghe di ufficio, che hanno fatto la raccolta di tutte le leggi a sostegno del'handicap
3 - le famiglie della parrocchia a cui apparteniamo che ci hanno adottato e ci fanno sentire tutto il loro calore.
...è un'altra cosa affrontare l'handicap quando persone che non hanno nulla a che vedere con te e che non ti devono nulla sono così affettuose...
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Re: Bambini speciali

Messaggiodi Maruzzella » 22/07/2009, 14:40

COMUNQUE tornando all'argomento vero e reale del post, io non credo sinceramente che le scuole speciali siano davvero migliori o possano realmente apportare benefici ai bimbi che vi sono dentro. Spesso sono più dei ghetti, passatemi il termine - degli sciacqui di coscienza per dimostrare di essere utili alla società, inserendo persone con handicap "pericolosi" con propri simili. La realtà purtroppo è spesso quella degli ex manicomi.
Allo stesso tempo, però, non me la sento di dire che queste strutture siano inutili. Il problema è chi ci lavora dentro. La creazione di una micro-società più "delicata", fatta su misura per che ha handicap è un'opzione valida, spesso l'unica possibile, quando ci si rende conto che il bimbo non può e non potrà mai non solo essere indipendente, ma nemmeno arrivare a comprendere le dinamiche del mondo normale. Allora, il primo ed unico pensiero che viene ai genitori è quello di pensare al dopo, a quando loro non ci saranno più e quindi non ci sarà più qualcuno che quantomeno ami incondizionatamente la persona con handicap.
Inoltre, non consideriamo da poco la questione delle amicizie. I bambini sono crudeli, è vero, ma non sono altro che la proiezione di quella che è la realtà, solo senza il filtro del "perbenismo". Parliamoci chiaramente: che pensa o ha mai pensato o penserà mai di vedere il proprio figlio o la propria figlia avere come migliore amico una persona con handicap?
Mi spiego: Fab molto probabilmente (diciamo al 99.9%) avrà tantissimi compagni, che in classe studieranno e giocheranno con lui, ma AMICI no, per lo meno fra i ragazzi normodotati. Se mai dovesse avere una fidanzata, non sarebbe MAI una normodotata. Perchè chi può innamorarsi di un Down? Non prendetela come uno sfogo, nè come un'accusa sui metodi di educazione, è solo una riflessione spassionata che mi viene pensando al futuro di Fab. Anche per questo alla fine queste scuole speciali servono: per mettere "simili con simili" e favorire la creazione di una società parallela in cui gli handicappati si possano capire e trovare.
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Re: Bambini speciali

Messaggiodi Maruzzella » 22/07/2009, 14:41

mi rendo conto che sto trasformando questo post in uno sfogo personale: scusatemi (HARU cancella se ritieni che sia meglio!) :ave:
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Re: Bambini speciali

Messaggiodi Nadia » 22/07/2009, 14:48

Maru ma che sfogo personale, se di queste cose non ne parli tu chi altro lo deve fare scusa? :ok1:

Maruzzella ha scritto:Parliamoci chiaramente: che pensa o ha mai pensato o penserà mai di vedere il proprio figlio o la propria figlia avere come migliore amico una persona con handicap?

non te lo dico per perbenismo, credimi, sul serio, io spererei che Luca un giorno avesse una sensibilità tale da avere un amico con la sindrome di Down, e spero di essere altrettanto brava ad insegnargli che tutti i bambini hanno qualcosa da dare agli altri, l'amicizia non ha bisogno di target o standard e soprattutto nei bambini che se c'è una cosa ad accomunarli è proprio il gioco: nel gioco non ci sono differenze nè diversità
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Re: Bambini speciali

Messaggiodi etabeta » 22/07/2009, 14:57

MARU io non la vedo come te; non puoi adesso ipotizzare il suo futuro, non sai come sarà ne cosa troverà nel suo cammino; non dico che sarà una strada tutta in discesa ma per chi lo è sinceramente??? Fabry ha la sindrome di down ma sai quanti altri figli di genitori sono malati (fisici e psicologici), menomati, disadattati, deboli, cattivi e chi più ne ha più ne metta.

Il ragazzo che avevo in classe con me è stato sempre considerato da noi nello stesso modo di tanti altri (anzi alcuni considerati "normali" erano emarginati per altre cose ) fisicamente camminava un po zoppo ma nulla di più e sono sicura (sebbene non mi ricordi neanche il suo cognome) che abbia fatto una vita più o meno ordinaria come tanti di noi.
Il figlio di una cara amica di famiglia, bello, alto, 17 anni e tutta la vita da vivere si è sparato in bocca perchè una ragazzetta della sua età lo aveva lasciato il giorno di san valentino.
Credi che i suoi genitori non pensassero al giorno delle sue nozze o ai nipotini? Io posso capire il fatto di non poter capire perchè non vivo dentro la tua situazione fatta di controlli, visite, esami continui ma non puoi veramente pensare che sarà questo il suo futuro, non ci credo.
I bambini sono cattivi perchè non sono ipocriti? è vero hai ragione ma lo sono anche per chi porta gli occhiali come per chi ha i genitori separati o non ha il papà; i bambini sono crudeli perchè sono bambini e non conoscono la diplomazia e la malizia ma i bambini crescono e diventano uomini e donne e se i genitori come me e come te insegnano a questa generazione altri valori non sentirò nessun ragazzo down condannato ad un futuro di solitudine ed emarginazione.

Puoi chiamarla utopia ma se ci arrendiamo ancora prima di cambiarle queste benedette cose che non vanno allora si siamo sconfitti in partenza.
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Re: Bambini speciali

Messaggiodi haruko » 22/07/2009, 15:11

Maru concordo con Eta e anche con te, nel senso che per prima tu hai detto all'inizio del post che non sapevi cosa dire a riguardo perchè tante cose hai ancora da scoprirle e da sperimentarle.Quindi a priori così non puoi dirlo e secondo me stai anche molto estremizzando.
Estremizzzi prima di tutto quando dici che questi centri sono dei ghetti. Ti farei parlare con la donna che pulisce le scale di questo ufficio e di come le ridono gli occhi quando racconta di sua figlia handycappata di quanto è felice al centro.Mi racconta dei lavori che ha portato a casa, dei corsi di ginnastica e di quante amizicie ha fatto.Amicizie non solo tra i componenti del centro, ma anche fuori perchè lì le hanno dato più fiducia in se stessa e le hanno fatto capire che aveva delle capacità che non sapeva di avere.E' diventata più spigliata e ora esce anche da sola.Queste cose le avrebbe imparate con un'insegnante di sostegno forse del tutto inetta in una scuola?non lo so ma permettimi di dubitarne.
Estremizzi poi appunto sul fatto delle amicizie, ci sono tanti handycapp al mondo e purtroppo alcuni impediscono anche di compere i gesti più banali, ma non epr questo si precludono a fare dei tipi di amicizie.certo la perosna in carrozzella non potrà mai ballare con l'amico di turno, ma non ci sono solo persone che vogliono ballare :ok1:
Una volta ho incontrato una coppia al mare, lui era fisicamente perfetto, lei in sedia a rotelle con un tipo di scoliosi in continuo avanzamento.Lui si era messo con lei quando questa era già ammalata, ti dice nulla questo?ti giuro che difficilmente ho visto uomini così innamorati.
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Re: Bambini speciali

Messaggiodi etabeta » 22/07/2009, 15:42

mi è piaciuto molto questo ultimo intervento :ok1: e mi hai fatto venire in mente un'altra cosa; se quella donna sulla sedia a rotelle che cita haru si fosse ammalata solo dopo??? allora che facciamo? uniamo in matrimonio PER TUTTA LA VITA e rimaniamo amici dei nostri amici solo se sono alti, belli, magri e nella norma???

Ovvio che ci sono tantissimi tipi di handicap più o meno evidenti e più o meno gravi ma se per alcuni ahimè si può fare poco (proprio la persona in se che rifiuta il contatto) per tutti gli altri ben venga socializzare, fare amicizie, innamorarsi e far innamorare; io non ho nessun tipo di esperienza con queste scuole che ti portano a crescere e socializzare prendendo considerazione di se stessi ma è ovvio che insegnati di sostegno come quelli che vediamo oggi non sono assolutamente in grado di fare un piffero.

Mi ripeto io non posso capire ma una cosa voglio dirtela; fabry guarderà il mondo attraverso i tuoi occhi e solo tu puoi dargli la forza di comquistarlo e non perchè lui ha la sindrome di down ma perchè siete mamma e figlio e se leggerà questa sfiducia nel prossimo da te come potrà trovarla da se?
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Re: Bambini speciali

Messaggiodi haruko » 22/07/2009, 15:50

Quoto Eta, tu magari puoi anche sentirti scettica sul suo futuro, ma non lo devi far trasparire. Avere delle speranze non significa come dicevi stamani "far finta di nulla", quello è un altro paio di maniche.E nemmeno essere ipocriti, significa solo pensare che il tuo bambino spaciale già ha la fortuna di essere nato in un mondo nuovo dove non ci sono più manicomi, le strutture pubbliche pian piano si adeguano per far accedere tutti, esistono studi specializzati in molti tipi di malattie che vanno sempre avanti con la ricerca.Non è mica poco questo. Penso al mio sfortunato vicino con la mamma ignorante che al mattino gli grida "non camminare come uno scemo!" e allora mi vien da dire che se fosse nato oggi le cose potevano essere diverse per lui.
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Re: Bambini speciali

Messaggiodi Maruzzella » 22/07/2009, 16:07

Care mie,
vi ringrazio per l'incoraggiamento, siete a pieno diritto nella lista delle persone da ringraziare (e non so come, facciamo una cosa: scegliete voi!).
Ritornando alle scuole, il discorso è sempre quello: a seconda di dove abiti trovi situazioni diverse. Qui siamo piuttosto sforniti, nel senso che buone strutture private ci sono, ma sono davvero pochine e la possibilità di entrarvi è davvero limitata. Quelle che funzionano meglio sono - come spesso capita da queste parti - di ispirazione cattolica, gestite e fondate da preti, che, non per tornare su argometi di altri topic, sono la classe di affaristi più sfrontata che io conosca. Se uno volesse svincolarsi, per proprio credo religioso o per semplice antipatia nei confronti della categoria, non trova nulla se non la scuola pubblica, dove il rischio di incappare in docenti di "sostegno" poco o per nulla preparati è altissimo. Ovviamente, la legge di Murphy vuole che quando ne trovi una brava l'ASL ti ha dato il sostegno solo per 5 ore settimanali, grazie alle quali qualunque essere, a partire dai vermi morti, capisce quali siano i progressi ed il reale supporto che può essere dato al bambino/ragazzo!!
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Re: Bambini speciali

Messaggiodi etabeta » 22/07/2009, 19:19

MARU adesso fabry è ancora piccolo; ha solo 7 mesi spero che per quando arriverà il momento di prendere queste decisioni le cose siano un po cambiate a livello di opportunità; o più scuole private o più soldi ma; domanda: l'insegnante di sostegno è gratuita nel pubblico ok ma uno potrebbe richiederne una potendola sceglierla e pagarla di suo pugno? lo so che si ritorna sempre sui soldi ma magari costa meno della scuola privata in fin dei conti qualcosa bisogna pur fare; fabry ha solo una leggera forma di handicap quindi è nel pieno diritto e dovere di vedersi spalancare ogni porta e ogni portone possibile :ok1:
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Re: Bambini speciali

Messaggiodi diavolettaelettrica » 22/07/2009, 23:57

mi sento di dirvi un po' di cose tutte su esperienze personali vissute in famiglia casa scuola.......
inizio partendo che sono passati molti anni e un po' di cose sono cambiate cmq maru voglio dirti che
per quanto riperfino guarda la sdd tuo figlio avrà moltissimi AMICI.... più di quelli che tu immagini...mia sorellaha frequentato nido materna elementari medie e superiori con molti ostacoli..ma ha sempre avuto amici...anche una coppia di ragazzini che se la portavano in giro ,,,l'hanno perfino portata in discoteca.....poi l'amicizia è durata tutto il tempo delle superiori poi un incidente stradale ha provocato la morte del ragazzo e la ragazza è stata molto male e si è allonatanata da tutti non solo da lei...èerò si chiamano sempre e se s'incontrano ricordano le uscite fatte insieme,,,
il discorso sulle strutture non ne somolto, qui c'è l'aias ma è a pagamento e i miei non hanno mai mandato mia sorella...
la società è fatta di persone buone e persone cattive,come diceva eta qualsiasi cosa diversa in un bambino è sintomo di diversità,anche la forma degli occhi e il colore della pelle fan venire fuori cattiverie enormi......
le persone che ti stanno accanto sono quelle peggiori...i parenti poi ...davanti ridono di dietro sparlano........
io sono stata per molti anni la sorella di quella là (si quella mongola)e non immaginate i painti che mi sono fatta...e la paura dei miei genitori penso era il condizionare la mia vita...ricordo il periodo dell'adolescenza quando incontravi i ragazzini e se mi vedevano con mia sorella la volta dopo ti evitavano..........ahhhhhhhhhhhhhhhhhhh
poi capisci che è cosi' e che sarà sempre peggio e ti farai uno scudo enorme enorme e che la vita è questa e la tua forza sarà quella che faranno crescere le persone che ti stanno accanto...

discorso scuola purtroppo le insegnanti di sostegno sono poche devono aver fatto la scuola ortofrenica ..ma è durissima e difficilmente riesci ad entrare in graduatorie ...cosi' che si è fatto ?si fa domande per insegnanti normali...cosi' si ha il posto sicuro e questi bimbi qvranno si qualcuno che se ne occuperà.ma poco competenti....
la rete di famiglie che hai intorno è la migliore...non sentirti mai sola e parla dei tuoi problemi con tutti liberamente.......
è un po' come un auto aiuto.come le famiglie che frequento io per l'affidamento familiare....

haru a te dico che forse si è un bene che questi bimbi speciali frequentino le scuole normali perchè anche se loro non possono dare piu' di tanto ricevono moltissimo ricevono stimoli che molte volte non avrebbero se non vivessero quotidianamente queste emozioni....i bimbi che hanno persone handicappate come amici hanno una marcia in piu' ...proteggono e amano anche se non ricevono nulla da nessuno....di solito se fai faccio....

diego in classe aveva una bimba autistica lui è arrivato in 3 elementare e questa bimba mordeva e picchiava tutti ..cosi' la allontanavano e la mettevano in disparte era anche autolesionistica ho sentito molti genitori dire ai figli mi raccomando stai lontano da .....
e in una riunione di classe è venuto fuori che disturbava troppo e che era meglio tenerla fuori dalla classe ho dato dei pazzi a tutti i genitori che erano lì e che parlavano senza usare il cervwllo e alla mia domanda bene ora vai tu dalla mamma di ...e glielo dice che vuoi che la bimba stia fuori....poi gli ho detto e se tuo figlio cadesse dalle scale battesse la testa e rimanesse un po' rinco tu lo terresti in casa chiuso vero?o vorresti che avesse il sostegno e chi lo portas in giardino sulla carrozzina...allora prima di parlare contate fino a 10 e poi aprite bocca
..ma quanti genitori si preoccuopano di tutelare il figlio normale se c'è un handicappato in classe....troppi!!!!!!!!!!!!
anche il bimbo di colore adottato è un handicap....e vedrete che quel bimbo sarà il piu' tremendo di tuti e il più cattivo che picchierà sempre tutti perchè è arrabbiato con la vita.....!!!!!!!!!!!!!! :bo: :bo: :no: :no:
poi vi riscrivo ancora mi si chiudono gli occhi.......
notte
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Re: Bambini speciali

Messaggiodi haruko » 23/07/2009, 6:59

Diavoletta non sapevo di questa tua sorella, mi spiace, soprattutto della cattiveria e delle sventure che ha dovuto sopportare.Ma sul serio non ci sono questi centri?pensavo che almeno in Toscana fosse tutto uguale.Qua è una cosa molto carina, è tipo scuola nel senso che viene il pulman la mattina alle 9 li prende e li riporta a casa alle 16.Io so che è convenzionata :bo:
Sul fatto del disturbare a scuola per dire quando ho letto i componenti della classe di quest'anno mi si sono drizzati i capelli per altri non certo per il bambino handycappato.Uno speravo proprio di scansarlo..
Allontanarli dalla classe quando disturbano non è certo la soluzione migliore, però se hanno di questi atteggiamenti bisognerebbe indagare di più sulla famiglia e anche sull'insegnante di sostegno.Cioè a me piace tutelare entrambe le parti, sia il ragazzo con problemi ma anche gli altri che hanno il diritto di studiare e non essere disturbati, non credi?la giustisia deve essere equa non solo dalla parte dell'handycappato perchè se cmq lasci stare le cose allora lo fai sentire ancora più diverso.Non solo, continuando a essere aggressivo e disturbatore allontana i possibili amici.Come dicevo il ragazzo mio vicino di casa è migliorato molto quando qualche persona più competente ci ha messo glio occhi, mentre prima con l'ausilio della sola famiglia era impossibile starci insieme più di 5 minuti.E in quel modo vai tranquilla che di amici non ne ha avuti, noi bambini quando scendeva le scale di casa scappavamo a gambe levate.
Quando andavo da mia mamma piangente e gli dicevo che lui mi aveva picchiata lei mi rispondeva "Beh sai bisogna avere pazienza, lui non è come gli altri".Lo sapevo e me ne rendevo conto, ma di certo non mi sembrava un buon motivo per prenderle.Tempo fa in un locale (una specie di bar all'aperto)è venuto al nostro tavolo il figlio del padrone che avevo capito avere dei problemi.Ma non mi sono allarmata quando si è seduto vicino a Nathan e gli pizzicava le guanciotte, poi ha ininziato a esagerare, a dare pizzichi anche alle braccia alle gambe e il bambino si è messo a piangere.Allora mi sono alzata ma ti giuro, ero persino imbarazzata.Poi è arrivata la madre che si è scusata e lo ha portato via.Tu hai ragione quando dici a volte siamo anche troppo protettivi, ma io quando vado in quel bar adesso, non voglio più che quel ragazzo venga vicino ai miei bambini.Magari all'asilo prende anche qualche botta dai compagni, ma io non vedo, se vedo per me è lo stesso che sia un ragazzino con problemi o meno, mi inkazzo e basta.
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Re: Bambini speciali

Messaggiodi Maruzzella » 23/07/2009, 9:28

mmmm la descrizione dell'iter delle insegnanti di sostegno fatta da DIAVO mi conferma sempre più che c'è qualcosa di manchevole nel sistema scolastico, assolutamente non premiante la specializzazione e la quantità di conoscenze e competenze... desolante a dir poco... :no:
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Re: Bambini speciali

Messaggiodi diavolettaelettrica » 23/07/2009, 21:51

ho scritto inviato ed è sparito tutto.......uffffffff
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