un libro particolare

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un libro particolare

Messaggiodi Maruzzella » 23/06/2009, 10:26

Care mie, ho appena finito di leggere un libro alquanto particolare.
Si intitola "LA solitudine delle madri", l'autrice è Marilde Trincherio. Per maggiori informazioni http://www.magiedizioni.com/magiedizioni/La_solitudine_delle_madri.html
La cosa che mi ha convinto ad acquistarlo è stata la quarta di copertina, che qui vi riporto.
Passano le settimane, i mesi. In alcuni casi la donna ha una bella rete di protezione familiare intorno. Un lavoro che la può attendere senza troppe pressioni, e lei può decidere con serenità se rientrare o prolungare l’assenza fino a che un asilo nido o una nonna o una tata la possano egregiamente sostituire. Il compagno non solo la sostiene nelle sue decisioni, ma ha
già anche ordinato l’ultimo modello di macchina station wagon (quella su cui sale anche il cane che non perde un pelo) che
pagherà in contanti. Lei ogni tanto lascia volentieri il bambino a qualcuno che se ne occupa altrettanto volentieri ed esce con
le amiche: un abito nuovo, un film, una mostra, una passeggiata nel verde.
Fantascienza.

Capirete che non sono di quelle che si adattano facilmente a manuali di self-help, vista anche la mia particolare e personalissima condizione di mamma di un bimbo Down, alle prese con la burocrazia più becera da un lato e le difficoltà del SSN dall'altro. Ma ho creduto che questo testo potesse strapparmi una risata mediante la dissacrazione di tutti gli stereotipi femminili legati alla maternità, in un momento storico in cui, come sapete, non rido affatto, anzi.
Ed infatti così è stato. Ma nel leggere le (poche) pagine mi ha colpito un fondo di amarezza, la stessa che caratterizza ancora le mie giornate. Mi aspettavo satira, anche feroce, ed invece ho trovato molta introspezione, segno di unpercorso intimo durato fatica, e non completamente espresso nel libro.
Infatti l'esperienza della Trincherio è la sua esperienza di madre normale costretta ad arrabattarsi fra normali difficoltà, che legge nel normale e quotidiano contesto sociale (non si parla di situazioni patologiche, nè di problematiche sociali che richiederebbero la presenza di strutture particolari) la prassi dell'essere madre, tutto il bello, ma anche tutto il brutto, tutti i condizionamenti, tutte quelle storture, tutti i non-detti e non-fatti che, a quanto pare, chiunque, o perlomeno la maggior parte delle donne, passa.

Cosa mi lascia questo testo?

Da un lato una sorta di tranquillità, perchè rendermi conto che c'è almeno un'altra donna nel mondo che si è trovata a pensare quello che penso io mi fa credere non solo che i miei giorni "no" non siano dovuti esclusivamente alla particolarità di Fab, ma li avrei passati in ogni caso. Dall'altro lato il senso di incompiuto, come se fossi dinanzi ad una confessioen parziale , ad una disamina sociale parziale... forse perchè lo scopo del libro è proprio quello di indurre tutte le donne che leggono a terminare e colmare i vuoti con la propria esperienza, a riflettere su cosa sentono davvero e cosa è imposto che sentano.
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Re: un libro particolare

Messaggiodi Nadia » 23/06/2009, 14:05

Maru sicuramente un libro interessante, anche se concordo con la quarta di copertina: fantascienza :ok1:
Senti, di solito noi facciamo una recensione dei libri appena terminati, e per farle tutte uguali e immediate da leggere compiliamo un questionario che trovi qui viewtopic.php?f=23&t=1374
se ti va potresti rispondere anche tu alle domande e poi io provvedo ad inserirlo sul blog, a tuo nome ovviamente :ok1:
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Re: un libro particolare

Messaggiodi etabeta » 23/06/2009, 14:20

Maruzzella ha scritto: c'è almeno un'altra donna nel mondo che si è trovata a pensare quello che penso io mi fa credere non solo che i miei giorni "no" non siano dovuti esclusivamente alla particolarità di Fab, ma li avrei passati in ogni caso.


Questo passaggio mi ha colpita; io non so cosa provi tu in quei giorni no; ma ti posso dire cosa ho provato e provo io nei miei giorni no.
Io ho paura di non essere una buona madre, di non riuscire a seguirlo e a stimolarlo e a dargli tutto ciò di cui ha bisogno per crescere sereno e felice; ho paura dei miei scatti di nervoso; delle volte che gli urlo dietro come una matta delle volte che mi fa talmente arrabbiare che me ne vado in un'altra stanza e mi chiudo dentro come avessi 15 anni. Ho paura quando non lo capisco e non riesco a concolarlo come vorrebbe; ho paura di tante cose nei miei giorni no e queste paure ci sono anche nei giorni SI ma molto meno accentuate. Non credo anzi spero di non essere la sola ad avere questi giorni no perchè vorrebbe dire che tutte le mie paure sono fondate.
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Re: un libro particolare

Messaggiodi Nadia » 23/06/2009, 14:23

Eta mi consola sentirti dire queste cose, sono le stesse paure che ho io, identiche.
Vuol dire che è alla fine siamo tutte uguali, che non ci son madri migliori o peggiori
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Re: un libro particolare

Messaggiodi Maruzzella » 24/06/2009, 8:20

Ok Nadia, allora con un copia e incolla divino ecco il questionario compilato!

COME SI INTITOLA IL LIBRO?
La solitudine delle madri
CHI E' L'AUTORE?
Marilde Trincherio
DI CHE PARLA? (brevissimo riassunto della trama)
Riflessioni spassionate sugli stereotipi legati alla maternità. Infatti l'esperienza della Trincherio è la sua esperienza di madre normale costretta ad arrabattarsi fra normali difficoltà, che legge nel quotidiano contesto sociale (non si parla di situazioni patologiche, nè di problematiche sociali che richiederebbero la presenza di strutture particolari) la prassi dell'essere madre, tutto il bello, ma anche tutto il brutto, tutti i condizionamenti, le storture, i non-detti e non-fatti che, a quanto pare, la maggior parte delle donne, passa.
QUANTO TI è PIACIUTO E PERCHE'?
da 1 a 10 direi 8. Da un lato infatti il libro mi ha lasciato una sorta di tranquillità, perchè mi sono resa conto che c'è almeno un'altra donna nel mondo che si è trovata a pensare quello che penso nei miei giorni "no". Dall'altro lato è patente un senso di incompiuto, come se fossi dinanzi ad una confessione, ad una disamina parziale... forse perchè lo scopo del libro è proprio quello di indurre tutte le donne che leggono a terminare e colmare i vuoti con la propria esperienza, a riflettere su cosa sentono davvero e cosa è imposto che sentano.
CHE COSA TI HA FATTO DECIDERE DI LEGGERE QUESTO LIBRO? (consiglio di amici, copertina, trama, scrittore ecc)
La quarta di copertina, che qui riporto:
Passano le settimane, i mesi. In alcuni casi la donna ha una bella rete di protezione familiare intorno. Un lavoro che la può attendere senza troppe pressioni, e lei può decidere con serenità se rientrare o prolungare l’assenza fino a che un asilo nido o una nonna o una tata la possano egregiamente sostituire. Il compagno non solo la sostiene nelle sue decisioni, ma ha
già anche ordinato l’ultimo modello di macchina station wagon (quella su cui sale anche il cane che non perde un pelo) che pagherà in contanti. Lei ogni tanto lascia volentieri il bambino a qualcuno che se ne occupa altrettanto volentieri ed esce con le amiche: un abito nuovo, un film, una mostra, una passeggiata nel verde.
Fantascienza.
LO CONSIGLIERESTI? A CHI?
A chi ha letto Elena Giannini Belotti e vuole trovare un seguito a quelle riflessioni
UNA COSA CHE TI HA COLPITO POSITIVAMENTE O NEGATIVAMENTE?
Indubbiamente positivo il linguaggio molto fresco, non ci sono paroloni inutili nè si approccia lla tematica con la presunta onniscienza di chi sta per consegnare ai posteri pillole di imperdibile saggezza. negativamente invece mi ha colpito la brevità: credo davvero che qualche argomento avrebbe potuto essere maggiormente sviscerato
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Re: un libro particolare

Messaggiodi Nadia » 24/06/2009, 11:47

grazie Maru :ok1:
l'ho già inserito nel blog http://blog.donnacome.me/2009/06/24/la- ... lle-madri/
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Re: un libro particolare

Messaggiodi Maruzzella » 24/06/2009, 13:01

grazie a te!
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