di shamalu » 19/10/2010, 15:02
Mi sembra giusto concludere l'esperienza del mio viaggio con il parto di Linda.
La mia dpp era il 1 settembre 2009, le amiche mi gufavano per fare il 9/9/2009 ma io non ne volevo sapere, anzi ero sicura che avrei anticipato e invece Linda arriva domenica 6 settembre 2009, con cinque giorni di ritardo e ci sarebbe potuta rimanere nella pancia chissà quanto dato che strabordavo di liquido.
La domenica mi sveglio e mi sento la pancia stran, dico a marco, ti sembra più bassa? e lui risponde di no eppure avverto qualcosa di strano e fastidioso, la mia pancia è cambiata.
Fuori è una bella giornata e io vorrei andare al mare, ma mio figlio vuole fare un giro in campagna dal nonno e allora prendiamo la macchina e ci avviamo fuori città . Intanto mi inziano i dolorini alla pancia, ma sono leggeri, contrazioni molto distanziata e ci riponevo molta speranza.
Marco ha la furbissima idea di fare una strada alternativa piena di buche e sassi, tutta sterrata e la mia panciona gradisce molto poco.
Arriviamo in campagna da mio suocera dopo 20 minuti e sto male, le contrazioni sono forti, iniziano a farsi sentire ma cerco di fare finta di niente perchè non voglio allarmare nessuno, ma marco inizia a sospettare qualcosa dalla mia faccia quando alle 11 gli dico che voglio andare a casa perchè ho le contrazioni e poi dovevamo ancora fare spesa per pranzo.
Arrivati a casa mi riposo un po' (di nuovo mi becco al ritorno la strada maledetta e adirittura devo alzare il mio culone sulle buche più grandi perchè non sopporto gli sbalzi) e marco mi propone di andare in un ristorante vicino a casa, 10 minuti, senza farmi bighellonare ai fornelli.
Ho qualche remora ma accetto, le contrazioni si fanno sentire, ma so che la strada è luuuuungaaaaa.
Arriviamo al ristorante con la smart, scelgo un primo poco elaborato ma ogni 5 minuti sono costretta ad attaccarmi con le unghie al tavolo per non urlare quanto le contrazioni sono forti e intanto annoto in un taccuino le contrazioni; la ragazza del ristorante mi dice che oggi è il giorno giusto, si vede e dentro di me penso e grazie al biiip.
Faccio la stoica e resisto quanto posso, circa mezzora, ma poi urlo che non ne posso più e che me ne voglio andare a casa mentre marco ingozza gianlu con le 3 sogliole e io cerco di sforzarmi di mandare giù quei tagliolini allo scoglio perchè ormai mi è chiaro che oggi è il giorno giusto e devo fare riserva di forze.
Arrivati a casa marco addormenta gianlu e io mi fiondo sotto la doccia, penso di esserci stata 30 forse 40 minuti, seduta su uno sgabello con l'acqua calda che cade sui reni le contrazioni arrivano ogni 5 o 7 minuti ma grazie al calore dell'acqua sono sopportabili, o almeno ci provo, sì perchè devo resistere e poi arrivare in ospedale almeno già ai 4 cm e farmi fare l'epidurale. Comunque verso la fine della doccia comincio ad essere stanchina, il calore mi fa mancare il respiro e chiamo marco, che neanche a dirlo non mi sente perchè si è addormentato come un cocalo dietro a suo figlio e allora me ne esco a carponi dall doccia, prima però mi asciugo ben bene i vetri della doccia e arrivo in camera avvolta nell'accapatoio.
Forse mi addormento 5 minuti sul letto ma mi risveglio improvvisamento con una contrazione fortissima e delle perdite di sangue, alche tutto di corsa chiama il padre di marco per stare con gianlu, chiama mia mamma per venire in ospedale e vestiti tutto di fretta.
Sono le 14.30 quando esco di casa con il borsone e i primi vestiti trovati sul letto e mi avvio alla cavolo di smart che ti fa sentire anche un sassolino nel didietro; entriamo in ascensore e varco la soglia della sala parto, mando marco a chiamare qualcuno mentre mi attacco al cornicione della finestra con il mio borsone nell'altra mano per le contrazioni. Un'ostetrica mi vede e ritorna sui suoi passi e mi dice, tu devi partorire e mi accompagna dal ginecologo. Mi svesto e la visita dice 8 cm di dilatazione e le mie parole furono: Non faccciamo in tempo a fare l'epidurale???? l'ostetrica mi sorride senza parlare e poi l'infermiera un po' giovane perde tempo con la cartella, dice che alcuni esami sono scaduti e io sto lì piegata in due e non me ne può fregare di meno quando interviene l'ostetrica che la cazzia "oh, ma lo farai dopo guarda che questa ti partorisce qui se non ci sbrighiamo".
Arrivo in barella in sala parto e saluto marco perchè ho voluto mia madre per questa esperienza al mio fianco.
Mi spoglio dei pantaloni, tengo solo la canotta arancione e mentre salgo lo scalino per stendermi sul lettino con una contrazione mi si rompono le acque. Sono le 15.10 e sono a 10 cm con la testa già incanalata, ho 2 contrazioni forti e spingo con tutta la mia forza perchè mi ricordo fin troppo bene il parto di gianlu e alla terza l'ostetrica mi dice ora non spingere ma soffia solamente l'aria fuori dalla bocca. Sono le 15.19 e Linda è già nata, bella, rosa, per niente sofferente.
Intanto in sala d'attesa mio padre era andato a prendere una birra per lui e marco credendo chissà quanto tempo ci volesse e invece dopo neanche 10 minuti si accende la luce rosa. Tutto super veloce e poi i due uomini mi diranno, ma potevi aspettare almeno che finissero le corse, quella domenica correva valentino...