eccomi qua alle prese con l'inizio di un altro bellissimo viaggio, nonostante le mie più recondite paure, dubbi e timori, mi sto autoinfondendo una sana dose di ottimismo e spero in bene.
Allora scopro questa nuova vita in me domenica 21 dicembre, quando al 7° giorno di pausa della pillola il ciclo ancora non è arrivato
, faccio un test perchè alcuni sintomi erano dubbi: giramenti di testa, sapore metallico e la mia amatissima sigaretta che da qualche giorno non mi piaceva più e mi ritrovo due lineette. Positivo!
Tantissimi sentimenti che si aggrovigliano, gioia e panico, paura e felicità, timore e speranza. La mia mente inevitabilmente corre al pensiero del raschiamento dei gemelli a giugno e al mio dolcissimo gianlu che è così piccolo e così pieno di energie.
Il 23 dicembre la mia prima visita, si cerca di escludere un'extra uterina e per fortuna le tube sono vuote ma nell'utero c'è solo una bella camerina ancora sfitta
. Arrivano le feste e fino a capodanno tutto bene, solo tanta stanchezza e tanto sonno ma alla befana eccole: le nausee
.
Le nausee sono la parte più brutta della gravidanza, terribili e ingestibili. Sono arrivate come le altre volte intorno alla 6sta settimana. Sono forti, mi da fastidio qualsiasi odore, mi si ribalta lo stomaco solo a vedere e pensare alcuni cibi e faccio fatica a bere. Oltre alle nausee e al vomito c'è la sciallorrea: litri e litri di saliva che non fanno altro che aumentare i succhi gastrici dello stomaco e di conseguenza le nausee oltre a sentirti perennemente il mare in bocca, anzi il mare immerso nel ferro.
Il 16 gennaio ho la mia prima visita effettiva sono di quasi 8 settimane: il piccolo c'è. Nella camerina ora c'è un inquilino con un cuoricino che batte
. Il mio ginecologo a parte dirmi che mi trova visibilmente sofferente mia dice che dovrò tenermi queste benedette nausee per almeno un altro mese
Poi domenica 18 gennaio dopo una giornata rilassante mi alzo per la pipi e mi ritrovo sangue come ciclo. Di corsa all'ospedale, nel tragitto e nell'attesa penso che ormai è tutto finito, ho una sola flebile speranza ma mi sento triste, l'epoca è supergiù quella dei gemelli e i pensieri negativi incorrono.
Mi metto sul lettino per la visita sconsolata ma l'eco transvaginale mi illumina: il mio bimbo c'è ancora e sta benissimo. Il sangue c'è e si trova nelle fornici vaginali. Mi viene dato progesterone e spasmex e mandata a casa.
Inizio la mia cura e lunedì notte nuovamente sangue rosso vivo. Mi rimetto nel letto alle 4 con gli occhi spalancati e prego il mio piccolo bimbo di non lasciarmi, mi tengo stretta la pancia come se così facendo lo tenessi stretto a me e prego.
La mattina il sangue è scuro ma vado al ps. Questa volta la mia fiducia è poca, i dolori sono stati fortissimi e mi dico che non si può essere miracolati più di una volta. Mi rimetto sul lettino ed invece altro stupore: il bimbo sta bene, il cuore batte, il sacco è chiuso e non c'è distacco alcuno
. Il sangue deriva dalle pareti uterine ma non sanno spiegarmi bene. Ipotizzano dei capillari rotti, mi consigliano di continuare la cura e tanto riposo.
e domani andrò dal mio ginecologo e spero di avere un quadro più preciso e illuminato della situazione. per adesso solo